Annie Vivanti nasce a Londra, il 7 aprile 1866, da Anselmo Vivanti (originario di Mantova) e la scrittrice tedesca Anna Lindau. Dopo aver viaggiato in Italia, Inghilterra, Svizzera e Stati Uniti, esordisce con la raccolta poetica Lirica (1880), pubblicata in Italia da Treves, con prefazione di Giosuè Carducci; cui seguirà, l’anno successivo, il suo primo romanzo, Marion artista di caffè concerto. Dopo aver sposato l’irlandese John Chartres nel 1892, Vivanti trascorre venti anni fuori dall’Italia, pur tuttavia continuando a scrivere in inglese racconti, romanzi e opere teatrali. Un nuovo capitolo sembra aprirsi dopo il 1900, quando la figlia Vivien si afferma come enfant prodige del violino, divenendo una vera e propria celebrità. La vicenda biografica sarà poi trasposta nel romanzo The Devourers, pubblicato in Inghilterra nel 1910 e tradotto in italiano l’anno successivo, col titolo I Divoratori. Da allora, il sodalizio tra la scrittrice e il panorama letterario italiano riprende in maniera proficua, attirando l’attenzione di voci critiche quali Benedetto Croce e Giuseppe Antonio Borgese: escono i romanzi Circe (1912); Vae Victis (1917); Naja tripudians (1920); Mea culpa (1927); cui si accompagnano raccolte di racconti (Zingaresca, 1918; Gioia, 1921; Perdonate Eglantina) e opere per l’infanzia (Sua altezza, 1924; Il viaggio incantato, 1933). Annie Vivanti muore a Torino il 20 febbraio 1942.


(Fonte immagine: https://www.lib.uchicago.edu/efts/IWW/Portraits/images/A0051.jpg)